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METODO MAGRIN CASI DI SUCCESSO - INTERVISTA AD ALESSANDRA

“Ero arrivata in una situazione molto critica; fino a quel momento ero riuscita a rimanere a galla, tra sali, scendi, in poi mi è crollato il mondo addosso. Dentro di me sentivo che la vita non poteva essere solo questa qui. Il Metodo mi ha tolto la più grande sofferenza e ridato la libertà ”
Alessandra è una persona meravigliosa che ha dentro di sé la chiave per avere successo nella vita: la gratitudine. La sua esistenza prima del Metodo, però era tutt’altro: era un baratro di dolore, sofferenza emotiva completamente diversa rispetto ad oggi.
“Diciamo che sono sopravvissuta fino a quando ho incontrato il libro di Andrea”.
Le prove della vita per Alessandra sono iniziate già da quando era piccola, con una separazione e una gestione familiare complessa. All’età di 10 anni è diventata la mamma della sua mamma malata e della sorella minore, senza papà e vedendosi negata la spensieratezza dell’infanzia. In quegli anni loop profondi si sono radicati in lei, del senso di colpa, della vergogna e della solitudine.
“Mi venivano attacchi di ansia, perché non sapevo come fare”
Un anno e mezzo fa, nel momento più duro, in quel “baratro” ha trovato l’ancora di salvataggio nel libro Non penso dunque sono, in cui era racchiusa la risposta alla sua domanda “Se io potessi non pensare starei bene?” Il Metodo le ha permesso di affrontare al sua più grande sofferenza, di liberarsi da “loop tentacolari” legati al rapporto ocn i genitori e soprattutto di non trasmettere a suo figlio nessun loop, donandogli la cosa più preziosa: la libertà di essere se stesso. Tutto questo grazie alla pratica, agli incastri, ai buddy, cercatori speciali di felicità che l’hanno aiutata a non mollare mai.

La mia storia

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Mi chiamo Alessandra ho 56 anni e sono un’ analista chimica e seguo l’associazione un’associazione sportiva del mio paese, con i bambini della pallavolo. Quindi la mia giornata è piena tra il lavoro e la passione della pallavolo. Prima del Metodo la mia vita era completamente diversa; arrivavo da una situazione familiare non facile.  I miei genitori si sono separati che ero piccola, quindi ho iniziato a vivere una situazione di disagio già tra i 6/7 anni, perché all’epoca negli anni ‘70 non c’erano tante separazioni ed ero un po’ la pecora nera. Mi sentivo strana e questa stranezza che mi ha accompagnato per tantissimo tempo. Mia mamma si è ammalata che ero ancora piccola e mi sono ritrovata a fare la mamma io stessa, anche di mia sorella più piccola, senza un papà.  Sono andata avanti fino a quando mia mamma ha iniziato a peggiorare in modo grave.  Avevo 18 anni e in quel periodo ho iniziato la mia ricerca, perché avevo bisogno di una mano per andare avanti, anche per sopportare il peso a livello emotivo. Ho iniziato a leggere, informarmi, a sentire parlare di tante cose e però da sola fai poco.  Ho fatto quello che potevo per gli anni che avevo. Ho letto tutto quello che potevo sulla psicologia, sulla spiritualità, qualcosa che mi potesse aiutare dal punto di vista emotivo.  Mi venivano attacchi di ansia, perché non sapevo come fare. Queste strade mi hanno aiutata a sopravvivere, ma sentivo che c’era qualcosa di più.  Sempre in questo stato ho dovuto affrontare la mia separazione, credevo fosse il peggio, ma poi è arrivata la batosta finale.  Mi dicono che ho pochi mesi di vita; se fino a quel momento ero riuscita a rimanere a galla, tra sali, scendi, le famose montagne russe, in quel momento mi crolla il mondo addosso. Dovevo trovare il modo di dirlo a mio figlio. Per fortuna poi la malattia si è rivelata diversa da come me la avevano prospettata, ma nel frattempo la parte emotiva era distrutta. 
Poi è arrivato il Metodo.
Un giorno di luglio 2022 vedo un libro “Non penso dunque sono”. E parlava proprio di quel pensiero fisso che avevo in mente, ovvero che se avessi smesso di pensare mi sarei liberata dal dolore e dall’ansia. Ho guardato il prezzo e ho detto “Ne hai comprati una marea e non sarà questo a mandarti in rovina “quindi ho detto lo compro.  Non avevo tanta fiducia, perché avevo provato mille cose ed erano 6/7 anni che stavo bene per un po’ e poi ricadevo nel baratro. Ho iniziato ad applicarlo subito e la cosa più importante che ho letto e mi ha colpito immediatamente è stata che c’è sempre un collegamento tra un pensiero e una sensazione.  I primi periodi il dolore era così forte che ho pensato di mollare tutto e invece ora sono qui.  Da agosto 2023 fino ad oggi ho continuato a lavorare sui loop togliendo la sofferenza più grande, quella verso i miei genitori.  Ho ricostruito un rapporto con mio padre e ora, per la prima volta anche se non ci sono più, li vedo come genitori. Avevano tantissimi loop, ma avevano anche l’amore dentro di loro. Mi sono liberata dall’ansia e dalla paura di dover lasciare solo mio figlio, imparando a lasciargli la libertà di essere se stesso. Se non avessi lavorato con il Metodo, probabilmente ora gli avrei trasmesso tutti i miei loop.  Ho superato il blocco del dovercela fare da sola, di non poter chiedere aiuto e in questo gli incastri sono stati la cosa più importante e potente. Avere un buddy e delle persone accanto a te che ti supportano è la cosa più grande del Metodo. Quando vuoi scappare e i loop cercano di farti mollare e desistere, è facile perdersi; ma se accanto a te hai le persone del gruppo non accade, ti tengono lì, ti aiutano e supportano. Si va su e si va giù, non c’è mai nessuno che ti lascia indietro.  La mia vita è completamente diversa; applicando il metodo togli via e senti una leggerezza e libertà che prima non avevi.

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Situazione prima del Metodo

Risultati ottenuti grazie al Metodo

Come ha applicato il Metodo Magrin ALESSANDRA
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