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Sei nato per essere leader?

Articolo 7

Intro

Qual è il segreto per ottenere il rispetto e la stima di chi ci circonda?

Cosa spinge decine, centinaia e migliaia di persone a seguire determinati modelli?

Molti potrebbero dire: “la capacità di essere comunicativi”,

Altri, invece,“la capacità di prendere scelte difficili in poco tempo”, 

Altri ancora potrebbero pensare al carisma innato o a cose tipo “la capacità di circondarsi di persone a cui delegare”.

Ma la verità è che, anche se queste possono sicuramente essere delle ottime qualità per un leader, dipendono tutte da un unico fattore.

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Il singolo elemento che hanno in comune i grandi ceo, investitori, manager e politici.

Spesso, si pensa che essere leader, avere buone doti comunicative ed essere capaci di ottenere il massimo in qualsiasi circostanza siano doti innate.

Doti che solo pochi fortunati hanno sin da quando sono nel grembo materno e che, in un certo senso, permettono loro di essere quasi naturalmente destinati al successo.

Vedi, 

è vero che c’è bisogno di una certa dose di predisposizione e attitudine, ma tutti, in realtà, possono diventare leader.

Non solo quelli nati con la “scintilla”.

Anzi, a dirla tutta, ognuno di noi ce l’ha.

Il problema è che molti, invece di focalizzarsi su come (ri)trovare la propria, cercano di costruirla attraverso costosi corsi motivazionali o di formazione.

Magari – come è successo anche a me in passato -stanno anche benissimo all’inizio, ma, poi, finiscono per ricadere giù, 

pensando di non essere portati per gestire la propria attività, i propri sogni, la propria squadra o la propria famiglia.

(A proposito, in questo articolo ti spiego proprio perché accade di sentirsi così dopo i corsi di crescita personale😉)

Il fatto è che bisogna andare nella direzione opposta.

Quindi, non ricercare all’esterno dei modi per diventare più bravi, competenti o interessanti,

ma andare alla radice, eliminando tutto ciò che, inconsapevolmente, ti impedisce di portare alla luce la tua scintilla, la tua essenza da leader.

Una volta fatto questo lavoro, sarà molto più facile avere tutte quelle capacità che accomunano i grandi ceo, imprenditori e manager…

E quindi

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Farsi ascoltare, prendere scelte giuste in poco tempo e saper delegare.

Tutte queste capacità, sicuramente indispensabili per una guida, come ti accennavo poco fa, dipendono da un unico fattore:

l’assenza di loop.

Cosa sono i loop?

Per spiegartelo in modo semplice, sono tutti quei limiti e blocchi interiori inconsapevoli che non fanno altro che “sotterrare”, nel profondo del tuo corpo, la tua scintilla da leader.

Immagina come sarebbe svegliarsi la mattina e andare a lavoro con la consapevolezza che tutto quello che penserai, tutto quello che farai, ti porterà, matematicamente, al successo della tua piccola o grande azienda.

Come ti sentiresti?

Invincibile, illimitato.

Passeresti le giornate ad agire e a prendere le scelte migliori, senza più lasciarti bloccare dai limiti.

Quelli che, spesso, per l’ansia o paura di fallire, inconsapevolmente ti autoimponi e ti impediscono di essere, fare e avere quello di cui necessita davvero la tua attività.

Quelli che, per paura che possa nascere un eventuale problema, ti impediscono di fidarti dei componenti della tua squadra e delegare compiti.

Questi limiti li chiamo loop proprio perché innescano un vero e proprio circolo vizioso di pensieri negativi che rinforzano emozioni negative e sensazioni spiacevoli corporee,

come nodo alla gola, oppressione al petto e vuoto allo stomaco che, fisiologicamente, vanno ad attivare altri pensieri negativi.

Questo meccanismo si aziona in maniera del tutto automatica ed è tutto ciò che ti separa dall’essere sereno e goderti l’abbondanza che potrebbe generare la tua azienda e le tue relazioni.

Fortunatamente, esiste un metodo per individuare i loop, anche quelli più nascosti, ed eliminarli.

Qui, nel riassunto di “Non penso dunque sono”, ti spiego i sei step dell’esercizio che ti aiuta a scavare dentro te stesso e trovare la stessa scintilla dei più grandi leader.

Io stesso, che ho costruito l’esercizio dopo 15 anni di esperienza, continuo ad applicarlo ogni giorno e non mi fermo mai.

E sai perché?

Perché per essere un buon leader, bisogna..

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Guidare con l’esempio

Per ottenere il rispetto e la stima dalle persone che ci circondano il segreto, ed è quello che insegno ai miei figli, è quello di fare da “modello”.

Se devi guidare, devi essere coerente con quello che decidi di essere o di fare.

Il segreto è quello di mettersi, per primi, in discussione.

Io, ad esempio, controllo se ho qualche convinzione o qualcosa in cui credo e mi alleno a pensare al contrario.

Ovvero a pensare da un altro punto di vista.

Questo, se lo fai anche tu, ti permette:

→ di non prenderti troppo sul serio,

→ di essere più allenato a trovare ed eliminare i tuoi limiti.

Quelli di cui ti parlavo prima e che ti impediscono di metterti in contatto con la tua essenza da leader.

Io, ad esempio, ogni giorno, lavoro su me stesso per andare a scavare in profondità e a togliere qualche limite, qualche loop.

Applicando questa cosa, io per primo sprono gli altri a farlo, fungendo da esempio.

Se io che sono il “fautore” di questo pensiero non facessi ciò che “predico”, razzolerei male no?

Ecco.

Quello che devi fare anche tu per essere un buon leader è questo:

Predicare bene e razzolare bene.

Ovvero fare tu, per primo, le cose di cui sei promotore😉.

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