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L’ansia: è un’emozione che aiuta o ostacola?

ansia

Tutti sperimentano l’ansia ad un certo punto della propria vita. 

Questo perché si tratta di un’emozione normale e utile che aiuta a prepararci ad affrontare situazioni potenzialmente stressanti o pericolose. Sebbene i sentimenti occasionali di ansia possano essere intensi, sono un segno che la mente e il corpo stanno lavorando insieme per mantenere la sicurezza.

Per le persone con un disturbo d’ansia, tuttavia, i sentimenti di nervosismo, tensione e preoccupazione sono così comuni e possono essere così intensi da interferire con la vita normale.

Questo articolo parlerà di questo problema e per dovere divulgativo, da vero “sommo” il quale sono mi cimenterò anche nella descrizione delle varie tipologie di ansia, ma vorrei anticiparti la vera chiave di lettura con la quale PERSONALMENTE (e lo scrivo in maiuscolo per esser chiaro) io interpreto l’ansia, ma anche altre patologie legate ad esempio allo stress, come il senso di solitudine o gli attacchi di panico.

Se mi segui da un po’ avrai di certo notato che tendo a non parlare di questi temi perché, per quanto mi riguarda, sono tutte…

“Etichette” che vengono date ai “Loop”.

Se non sai a cosa mi riferisco quando parlo di “Loop” ti consiglio di recuperare il mio libro “Non penso dunque sono” oppure di guardare questo video.

Noi ci concentriamo sulle sensazioni provocate da queste “etichette”, che spesso sono identificate come peso al petto, gola chiusa, sensazione allo stomaco…. Provocate da un “groviglio” o un “ammasso” di loop pregressi.

Detto ciò vediamo insieme come viene comunemente definita l’ansia e le varie tipologie.

Alla fine troverai anche, per così dire, l’interpretazione “magriniana” e come ho aiutato tantissime persone a alleviare i sintomi dell’ansia grazie al mio metodo.

Cos’è l’ansia?

L’ansia è l’anticipazione di una minaccia futura ed è associata spesso ad una tensione muscolare.

Quando provi sintomi, come:

• apprensione
• preoccupazione
• irrequietezza

e sintomi fisici come:

• aumento della frequenza cardiaca
• sudorazione
• mancanza di respiro

il tuo corpo sta cercando di dirti qualcosa ed è tempo di ascoltarlo.

(Non a caso il Metodo M.A.G.R.I.N si focalizza proprio su queste sensazioni per alleviare i sintomi dell’ansia)

Tuttavia, un disturbo d’ansia è diverso: è uno stato emotivo durante il quale l’ansia, la paura, la tensione e la preoccupazione diventano così gravi da intralciare le attività quotidiane.

Ecco perché parliamo di ansia fisiologica e ansia patologica.

Ansia Fisiologica

L’ansia fisiologica è una risposta normale e naturale allo stress. Ci aiuta a prepararci per affrontare situazioni potenzialmente minacciose e ci aiuta a reagire in modo appropriato. Si tratta, dunque, di una risposta sana e necessaria per la sopravvivenza.

Ansia Patologica

L’ansia patologica è una forma eccessiva di essa o irragionevole che interferisce con la vita quotidiana.

Questa forma di ansia può manifestarsi in diversi modi, come preoccupazione eccessiva, evitamento di determinate situazioni, attacchi di panico e disturbi d’ansia specifici come:

  • Disturbo d’ansia generalizzato

Le persone che soffrono di questo disturbo provano una preoccupazione opprimente per diversi aspetti della vita, come la scuola, il lavoro e la famiglia. 

  • Disturbo di panico

Le persone che ne soffrono sperimentano molteplici sintomi di panico e veri e propri attacchi di panico sia attesi che inaspettati su base ricorrente.

  • Fobie 

Le fobie non sono altro che situazioni caratterizzate da un’intensa paura o avversione per oggetti o situazioni specifici e possono includere fobie sociali, note anche come disturbo d’ansia sociale, agorafobia o paura di uscire.

Quali sono le cause?

Ci sono diverse cause dell’ansia, tra cui fattori genetici, biologici, ambientali e psicologici.

Ad esempio, una storia familiare caratterizzata da disturbi d’ansia, un trauma, uno squilibrio chimico nel cervello o uno stile di vita stressante possono aumentare il rischio di sviluppare un disturbo d’ansia.

L’esperienza di ansia di ognuno è diversa e i fattori coinvolti, dunque, sono innumerevoli.

Provando a semplificare, possiamo dire che le cause più comuni sono caratterizzate da elementi ereditari, biologici o legati all’inconscio.

Io sono più “sempliciotto” in questo senso e non mi interesso tanto a livello scientifico da dove proviene … semplificando, io vedo tutto come dei “loop” di cui non mi interessa sapere nulla, se non le sensazioni che provocano.

Se fatichi a comprendere di cosa parlo, come ti dicevo puoi trovare una “scorciatoia” nel mio libro “Non penso dunque sono”, ma anche recuperare altri articoli di questo blog e i video sul mio canale YouTube.

Fattori ereditari

La ricerca mostra che avere un parente stretto con problemi di ansia potrebbe aumentare le possibilità di soffrire di questo problema. 

Al momento, però, non ci sono prove sufficienti per dimostrare se ciò sia dovuto al fatto che condividiamo alcuni geni che ci rendono più vulnerabili, o perché apprendiamo particolari modi di pensare e comportarci dai nostri genitori e altri membri della famiglia, man mano che cresciamo.

Quello che posso dire secondo la mia esperienza, dopo essermi confrontato con molte persone che accusavano sintomi dovuti all’ansia, è che parenti con tratti ansiogeni possono facilmente “trasmettere” questa ansia ai più piccoli.

Ma è qualcosa dovuto più al comportamento, spesso inconscio, che si ha nell’educare i bambini o nel come si fa percepire il nostro modo di affrontare la vita.

Tantissimi “loop” di persone con cui ho parlato in passato nascevano proprio da episodi della loro infanzia, con i loro genitori.

Loop che si “insediano” nel profondo e che vengono trascinati avanti nella vita senza accorgersene.

Fattori biologici

Alcuni studi suggeriscono che ci possono essere squilibri chimici nel cervello che contribuiscono allo sviluppo di disturbi d’ansia. 

Inoltre, gli stessi problemi di salute possono causare ansia o peggiorarla. Per esempio:

  • Problemi di salute fisica
  • Altri problemi di salute mentale

Inconscio

Una delle cause più comuni dei disturbi d’ansia sono i conflitti inconsci o i traumi non elaborati, ad esempio:

  • abuso fisico o emotivo
  • abbandono
  • perdere un genitore
  • essere vittima di bullismo o essere socialmente escluso
  • genitori iperprotettivi

Le esperienze difficili nell’infanzia, nell’adolescenza o nell’età adulta sono un fattore scatenante comune per i problemi di ansia poiché affrontare stress e traumi quando si è molto giovani può avere un enorme impatto sulla vita di una persona.

Il Metodo M.A.G.R.I.N lavora proprio sulle “sensazioni” provocate da queste episodi.

Non si sostituisce ad uno psicologo o ad uno psichiatra, perché non ci interessiamo nel capire la radice del problema, nel comprenderne la natura.

Il focus è sulla sensazione fisica che provoca e sul come affrontarla per alleviarne gli effetti.

Sintomi

Va detto che l’ansia è diversa per tutti, quindi anche i suoi sintomi variano da persona a persona e da situazione a situazione.

Ovviamente non ci sono test di laboratorio o scansioni in grado di diagnosticare disturbi d’ansia. Ma è possibile capire se ne soffri, imparando ad ascoltare il tuo corpo.

In linea di massima, l’ansia è caratterizzata da 3 famiglie di sintomi: quelli generali, quelli psicologici e quelli neurovegetativi, legati cioè all’attivazione del sistema nervoso autonomo, non dipendente dalla diretta volontà della persona.

Le elencherò per dovere di cronaca, dopodiché ti darò una mia personalissima opinione in merito, cardine del Metodo M.A.G.R.I.N.

Sintomi Generali

I sintomi generali dell’ansia possono includere:

  • Senso di paura e di pericolo imminente;
  • Paura di morire;
  • Paura di perdere il controllo;
  • Paura di impazzire;
  • Evitamento;
  • Tensione interna soggettiva;
  • Incapacità di rilassarsi;
  • Apprensione;
  • Ipervigilanza;
  • Inquietudine.

Sintomi Psicologici

i sintomi psicologici possono includere:

  • avere un senso di terrore o temere il peggio;
  • sentirsi come se non si potesse smettere di preoccuparsi o che smettendo di farlo possano accadere cose brutte;
  • preoccuparsi dell’ansia stessa, ad esempio preoccuparsi di quando potrebbero verificarsi attacchi di panico;
  • umore basso e depressione;
  • ruminazione: pensare molto alle brutte esperienze o ripensare a una situazione ancora e ancora;
  • depersonalizzazione: un tipo di dissociazione in cui ci si sente disconnessi dalla mente o dal corpo, come essere un personaggio che si sta guardando in un film;
  • derealizzazione: un altro tipo di dissociazione in cui ci si sente disconnessi dal mondo, come se il mondo non fosse reale;
  • preoccuparsi molto di cose che potrebbero accadere in futuro.

Sintomi Neurovegetativi

i sintomi neurovegetativi, invece, includono:

  • Difficoltà di respirazione e sensazione di soffocamento;
  • Senso di oppressione toracica;
  • Fame d’aria (dispnea);
  • Respiro accelerato;
  • Dolore toracico;
  • Vertigini;
  • Formicolio in diverse parti del corpo;
  • Vampate di calore o di freddo;
  • Difficoltà di deglutizione;
  • Sensazione di “nodo in gola”;
  • Battito cardiaco accelerato o non regolare;
  • Sudorazione eccessiva;
  • Senso di debolezza e stanchezza;
  • Tensione muscolare;
  • Tremori;
  • Minzione frequente;
  • Diarrea

Disturbi d’Ansia

Disturbi Classificati DSM-5

Per classificare i diversi disturbi d’ansia è stato stilato il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali quinta edizione, in gergo DSM-5.

Secondo questo manuale, i disturbi d’ansia sono così classificati:

  • Disturbo d’ansia da separazione;
  • Mutismo selettivo;
  • Fobia specifica;
  • Disturbo d’ansia sociale;
  • Disturbo di panico;
  • Agorafobia;
  • Disturbo d’ansia generalizzata;
  • Disturbo d’ansia indotto da sostanze/farmaci;
  • Disturbo d’ansia dovuto a un’altra condizione medica;
  • Disturbo d’ansia con altra specificazione;
  • Disturbo d’ansia senza altra specificazione.

Altri disturbi

Oltre alla classificazione di cui sopra, all’interno del DSM-5 si trovano, seppur in capitoli separati, altri disturbi d’ansia, ossia:

  • Disturbo ossessivo-compulsivo e correlati;
  • Disturbi correlati ad eventi traumatici e stressanti.

Come uscirne

In generale, la chiave per superare l’ansia è quella di riconoscere i propri sintomi, capire le proprie cause e trovare un trattamento adatto alle proprie esigenze. Infatti, fortunatamente, ci sono diversi trattamenti efficaci disponibili per gestire l’ansia a tutti i livelli.

È chiaro che nei casi più gravi e solo dopo un’accurata diagnosi da parte di un medico o di uno specialista, potrebbe essere necessario anche l’integrazione di una terapia farmacologica a base di ansiolitici e/o antidepressivi.

In generale, però, l’ansia può essere sconfitta grazie alla cosiddetta terapia cognitivo-comportamentale (TCC).

Si tratta di uno dei trattamenti più comuni e ha dimostrato di essere efficace per trattare diversi disturbi d’ansia. La TCC mira a cambiare i pensieri e le abitudini negative che contribuiscono all’ansia e insegna strategie per gestirla efficacemente.

Alleviare i sintomi dell’ansia con il Metodo M.A.G.R.I.N

Come promesso, ecco alcune personali opinioni riguardo ai sintomi e i problemi legati all’ansia, secondo la mia esperienza e l’applicazione del nostro metodo su più di 40.000 persone negli ultimi anni.

Poco fa ti ho descritto i sintomi dell’ansia, a partire da quelli psicologici fino a quelli fisici e neurovegetativi.

Come spiego nel mio libro “Non penso dunque sono” io vedo i sintomi psicologici, che io chiamo con molta semplicità “pensieri negativi” e i sintomi neurovegetativi, che io chiamo “sensazione” come qualcosa di unico e collegato.

Questo collegamento è ciò che io definisco come “loop”.

Ancora una volta, ci tengo a precisare che NON sono un medico, né uno psicologo, né uno psichiatra. Prendi sempre le mie parole con le pinze, ma continua a seguirmi.

Per farti un esempio:

Un sintomo psicologico potrebbe ad esempio essere la paura di morire.

Questa paura di morire, come altri sintomi psicologici, secondo la mia esperienza è spesso legata ad un sintomo fisico o neurovegetativo.

Ad esempio quando si sente la paura di morire si potrebbe anche percepire un dolore toracico oppure senso di soffocamento.

Semplificando:

Paura di morire —-> Dolore toracico

Io e i miei coach NON cerchiamo in alcun modo di comprendere da dove proviene questa paura di morire o gli altri sintomi, ma ci focalizziamo sul dolore toracico, sulla sensazione fisica.

Questo permette spesso di alleviare molti problemi dovuti all’ansia, grazie al raggiungimento di quello che chiamiamo “Stato Senzamente”.

il Metodo M.A.G.R.I.N in breve

Nonostante non si tratti di un percorso psicoterapeutico, è su questi stessi principi che si basa il mio Metodo M.A.G.R.I.N.

Si tratta di sei fasi, proprio come le lettere del mio cognome:

M come Misurare, cioè prendere consapevolezza del proprio problema e della sensazione fisica che lo accompagna, misurandone l’energia da 0 a 10.

A come Attivare lo stato “Senzamente” grazie ad alcune tecniche che permettono di rimettere in moto l’energia di alcune emozioni rimaste ancorate nel corpo.

G come Giocare con le emozioni, perché bisogna liberarsi dalla sofferenza divertendosi.

R come Rilasciare i loop, cioè tutti gli schemi mentali e le emozioni limitanti.

I come Insistere finché il pensiero-sensazione non siano rilasciati completamente. 

N come Neutralizzare avvicinandosi allo stato “Senzamente” puro, in cui i loop scompaiono automaticamente.

Il mio, ovviamente, è solo una delle possibili soluzioni ma ti posso garantire che è quella giusta e poi, come dice Tolle “Io non posso dirti niente che in profondità dentro di te tu non sappia già”.

Spero che questo articolo sia stato utile sia per farti un’idea generale sull’ansia, sia per darti qualche spunto diverso sul come alleviarne i sintomi.

A presto!

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