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Consapevolezza di sé: come raggiungerla e conoscere sé stessi

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Aloha, caro ricercatore della felicità!

Per iniziare, ti faccio una domanda a bruciapelo:

Ti sei mai presentato a te stesso?

Se ti stai chiedendo “ma che vo’ di?”, non hai tutti i torti.

Ma solo perché non puoi stringerti la mano da solo, almeno non agilmente e senza rischiare di slogarti i polsi.

A parte gli scherzi, oggi parliamo di consapevolezza di sé e di imparare a conoscere sé stessi.

AKA, con molta probabilità, l’argomento più discusso e riflettuto dal genere umano da quando ha iniziato a pensare.

La capacità di conoscere e comprendere i propri pensieri, emozioni, comportamenti e azioni è quella che ci differenzia dagli animali… nel bene e nel male.

Nel bene perché ci ha permesso di evolverci in maniera fuori dal comune, nel male… beh, per i motivi di cui dibatto sempre.

In sintesi… la gabbia di pensieri negativi di cui siamo imprigionati.

Senza divagare troppo, è indubbio che la consapevolezza di sé sia la base per la crescita personale e lo sviluppo di una maggiore intelligenza emotiva, così come per la costruzione di relazioni più sane e significative.

Ma, purtroppo, spesso diventa difficile fare un vero e proprio discorso proprio per quei pensieri che ci distraggono.

Ma questo lo scopriremo tra poco, ora iniziamo!

Cos’è la consapevolezza emotiva?

La consapevolezza emotiva è una forma di consapevolezza di sé che si concentra sulla comprensione e la gestione delle emozioni. 

Essa implica l’essere in grado di identificare le proprie emozioni, di accettarle senza giudizio e di gestirle in modo sano e appropriato. 

Ciò significa che quando si sperimentano emozioni intense come la rabbia, la tristezza o la felicità, si è in grado di riconoscerle, di esplorarle e di scegliere come agire in base a queste emozioni.

Se mi conosci, queste parole ti suoneranno famigliari.

Infatti è ciò che accade quando si raggiunge lo Stato Senzamente con il Metodo M.A.G.R.I.N, dopo aver rilasciato con efficacia uno o più loop.

Io parlo spesso di “fermarsi a osservare i pensieri” e tutto ciò non è molto diverso dall’avere la piena consapevolezza emotiva di sé.

Non è un passo semplice da fare, soprattutto essere con costanza così consapevoli, ma se ho creato il metodo è anche per questo.

Perché sviluppare la consapevolezza di sé?

Sviluppare la consapevolezza di sé è importante per diversi motivi. 

In primo luogo, essa aiuta a comprendere meglio se stessi e i propri pensieri, emozioni e comportamenti, permettendo di riconoscere i propri punti di forza e le aree in cui si può migliorare. 

In secondo luogo, essa permette di gestire meglio lo stress e le emozioni negative, aiutando a sviluppare una maggiore resilienza emotiva e ad affrontare meglio le sfide della vita. 

In terzo luogo, essa migliora la capacità di comprendere e relazionarsi con gli altri, favorendo la creazione di relazioni sane e significative.

Infine, il punto più importante, anche se è forse anche quello più personale:

Essere DAVVERO consapevoli di sé è l’unico modo per essere felici.

È l’unico modo che abbiamo di fare decisioni che hanno una vera importanza per noi, di capire cosa vogliamo davvero, ma soprattutto…

…di comprendere di cosa NON abbiamo bisogno e di cui ci vogliamo/dobbiamo liberare. 

Come possiamo sviluppare una maggiore consapevolezza di sé?

Ti potrei rispondere così:

“Con il Metodo M.A.G.R.I.N.!”

Ma visto che in questo blog voglio essere un buon divulgatore a 360°, ti darò degli spunti che vengono proprio dal metodo e non.

Ci sono diverse tecniche e pratiche che possono aiutare a sviluppare una maggiore consapevolezza di sé. 

Una di queste è la meditazione, che aiuta a focalizzarsi sull’esperienza del momento presente, a ridurre lo stress e a sviluppare la consapevolezza emotiva. 

Altre tecniche includono la tenuta di un diario, la riflessione sulle proprie esperienze e l’utilizzo di tecniche di mindfulness, come la scansione corporea o la respirazione consapevole.

Inoltre, una pratica semplice che può aiutare a sviluppare la consapevolezza di sé è porre attenzione ai propri sensi e alla propria esperienza del momento presente…

…ed è quella più vicina al mio metodo.

Questo può essere fatto facendosi le seguenti domande:

  1. Cosa vedo con i miei occhi?
  2. Cosa sento con il mio udito?
  3. Cosa sento nel mio corpo?
  4. Che odore o profumo percepisce il mio olfatto?
  5. Che gusto o sapore ha ciò che sto vivendo?
  6. Cosa sta accadendo o potrebbe accadere?
  7. Chi altro è o sarà coinvolto?
  8. Dove sono?
  9. È successo altre volte? In quali condizioni?
  10. Quali pensieri sono cosciente di fare in questo momento?
  11. In quale condizione si trova la mia mente ora? Calma, agitata, rilassata, concentrata, ecc.

In sintesi: A cosa penso? Che percezioni ho? Quali emozioni provo? Come sto agendo?

Porre queste domande può aiutare a focalizzarsi sull’esperienza del momento presente, ad aumentare la consapevolezza del proprio corpo, delle emozioni e dei pensieri, e ad identificare eventuali schemi comportamentali o pensieri automatici che possono influire sulla propria vita.

Inoltre, è importante praticare la consapevolezza di sé in modo continuativo, anche al di fuori di momenti di stress o difficoltà. 

Se vuoi approfondire il tema ti consiglio di dare un’occhiata al mio libro Non penso dunque sonodove trovi il mio metodo “a prova di bambino” per ritrovare te stesso e liberarti dai pensieri negativi.

In regalo trovi un sacco di risorse utile per applicare con facilità il mio metodo e puoi anche accedere alla mia community per confrontarti con gli altri ricercatori della felicità!

A presto!

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