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Cos’è il training autogeno e come funziona?

training autogeno

Come affrontiamo i nostri problemi

Da molte parti si tende a confondere il fare con il comprendere, l’agire compulsivo ha preso il posto dell’afferrare la situazione.

In molte situazioni un malessere psicologico, di qualsiasi tipo possa essere, non viene indagato alla radice ma trattato con variegate metodologie con l’obbiettivo di essere messo, nel migliore dei casi, in condizione di non nuocere o almeno di attutirne il fastidio.

In presenza di una sensazione negativa che ci rovina la serenità, non si va a comprendere scientificamente il funzionamento della mente ma si cerca in qualche modo di metterci una pezza al problema, cerchiamo di modificarne il funzionamento in modo da renderla più malleabile alle nostre richieste.

In poche parole, andiamo ad agire su di un meccanismo altamente sofisticato senza aver la minima conoscenza del suo funzionamento.

È come se salissimo su di una Ferrari nuova fiammante e già pronta all’uso senza conoscerne le caratteristiche, le marce, i pedali, come e dove rifornire il serbatoio… assai probabile che dopo pochi metri dovremo chiamare il carro attrezzi…

Training autogeno ed altre pratiche

Nel training autogeno per esempio ci si sforza di portare la concentrazione su parti del corpo e, con l’aiuto di particolari frasi e visualizzazioni mentali, andare a sciogliere queste zone deputate in modo che in qualche modo provochi un rilassamento benefico.

In poche parole compiamo una serie di sforzi per ovviare alla nostra cronica incapacità di comprendere la nostra natura.

In altre tecniche si cambiano pesi e misure dell’intervento volontario sulla nostra psiche, mantenendo però costante l’obbiettivo di cercare di addomesticare la mente è provare a smaltire la gran quantità di pensieri che, come in un grande ingorgo automobilistico, hanno creato un cortocircuito nella psicologia del paziente. 

Insomma, con la sterminata quantità di metodologie venute recentemente alla ribalta, generalmente si cerca di mettere una pezza alle numerose falle dell’ingarbugliato sistema psicologico andato fuori controllo senza però andare dritti al punto della questione, arrivare cioè alla esatta comprensione del funzionamento della mente.

In un certo senso ogni tecnica ha preso un barlume di verità ed ha cercato di svilupparlo per farlo combaciare col quadro generale che ahimè, è decisamente più grande e sfaccettato.

Con questi singoli pezzi estrapolati dall’insieme abbiamo cercato di confezionare per l’essere umano un abito su misura che però non corrisponde alla figura che vogliamo vestire. 

Un tentativo ha la manica troppo lunga, un’altra prova ha solo una gamba, un’altra ancora impedisce addirittura al manichino di muoversi.

Purtroppo finiamo col comportarci come gli apprendisti stregoni di disneyana memoria e cerchiamo di convincerci, chi con un atto di fede e chi confidando nell’autosuggestione che ciò che stiamo facendo è giusto e che, se non funziona, è solo perché non ci dedichiamo come dovremmo.

Insomma, dopo tanto sperare ed accapigliarsi con faticose tecniche di respirazione e improbabili posizioni del loto, finiamo con ritornare al punto di partenza, a fallire per l’ennesima volta, sentirci svuotati ed a patire il buon vecchio senso di colpa tipicamente cattolico che fin da bambini ci è stato inculcato per tenerci buoni. 

Come funziona il Metodo Magrin

Ma noi non abbiamo nessuna colpa di quello che ci succede, mai.

Siamo piuttosto vittime di una anomalia che, visto che è comune a tutta la nostra specie, da malattia è diventata la normalità.

Siamo arrivati al punto che soffrire è diventata la nostra quotidianità, tanto diffusa che nessuno ci fa più caso.

Passiamo la nostra vita a dare la colpa del nostro disagio a qualcun altro.

Se non è il governo è nostra moglie, se non è il tempo è nostro marito o la squadra del cuore che ha perso.

Non ci immaginiamo nemmeno lontanante che siamo noi stessi i portatori sani di tale sofferenza!

In realtà la nostra malattia è che siamo vittime di un cortocircuito tra pensiero negativo e sensazione fisica.

Ad ogni pensiero deprimente corrisponde infatti una puntuale tensione generalmente situata tra gola, petto e pancia.

Ed allo stesso modo, una sensazione che si accende tra le pieghe di quelle zone appena citate, fa partire una serie di pensieri che ci alterano il morale.

Questa morbosa connessione tra pensiero e sensazione si chiama Loop e, se proprio dobbiamo trovare un nemico da combattere ecco, i cattivi sono proprio questi maledetti Loop!

Principi del Metodo

Il Metodo Magrin ha una semplicità ed una immediatezza unica nel riportare le cose al proprio posto.

Non chiede atti di fede o esercizi spericolati, ti invita solo a compiere due semplici passi per riportare la situazione a dove davvero si trova, in questo preciso momento.

Cosa ci impedisce di essere felici in questo momento?

La risposta a questa domanda è una precisa sensazione fisica che dev’essere riconosciuta e osservata fino al suo completo dissolvimento.

Basta, punto, finito! Non servono anni di sedute di analisi e nemmeno camminare sui carboni ardenti o recitare gibberish, la risposta ad un problema è dentro quel corpo che per troppi anni abbiamo dimenticato e negletto, preferendo rintanarci armi e bagagli nella nostra mente stracolma di pensieri.

Al di là dello psicodramma in cui quotidianamente siamo immersi, fatto di elucubrazioni e pensieri su pensieri senza soluzione di continuità, esiste la vita.

Passiamo le nostre esistenze borbottando tra noi un interminabile dialogo interiore, non vivendola davvero, ne parliamo continuamente ma non la viviamo davvero, ne siamo separati.

In realtà, checché ne dicano le migliaia di tecniche e religioni che popolano il pianeta, ogni sforzo di portare al silenzio la mente è destinata per sua natura al fallimento.

È come voler mettere, a seconda delle dimensioni del disturbo che ci attanaglia, il guinzaglio ad una tigre inferocita o il bavaglio ad un bambino iperattivo, le conseguenze di qualsiasi intervento saranno inevitabilmente pessime. 

Effetti del Metodo

Si parla tanto di meditare, ma qualcuno sa davvero cosa sia la meditazione?

La meditazione non può essere forzata, avviene solo e soltanto quando tutti i concetti inculcati a scuola o all’oratorio nella nostra infanzia e le conoscenze acquisite da terzi nel corso delle nostre esistenze cessano di aver presa su di noi.

Per questo il Metodo Magrin assume una importanza cruciale nelle nostre vite, perché ci aiuta a togliere ciò che non siamo.

Semplicemente una volta che tutto ciò che affolla di credenze e dogmi la nostra mente viene a cadere, ciò che rimane è uno spazio incontaminato, la nostra vera natura, ciò che davvero siamo.

In verità non c’è nessun passo da fare o da acquisire particolari facoltà paranormali, con il Metodo Magrin tutto ciò che già esisteva, sgravato dai dettami illusori di cui i loop ci avevano imbottito è costretto ad identificarci, riappare come per magia.

Ma non è qualcosa che abbiamo raggiunto, era già qui, eravamo già persone speciali, piene di gioia di vivere e di talenti da donare al mondo e renderlo migliore, solo che non lo sapevamo!

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