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Complessi della psiche: Imparare a non farsi condizionare

complessi della psiche

Caro ricercatore della felicità… oggi parliamo di “complessi”.

Quanto sono complessi i complessi… vero?

In realtà NO… o meglio, io come potrai immaginare vedo anche i complessi della psiche come dei “loop”.

E ok, se non sai di cosa parlo quando dico “loop” di sicuro le mie parole ti suoneranno strane.

Per questo ti consiglio di dare un’occhiata al mio libri Non penso dunque sonoo di dare almeno una visitina al mio canale youtube o qui sul blog per capirne qualcosa in più.

Detto ciò…

Tutti utilizziamo spesso la parola “complesso”. Ma sappiamo davvero cosa significa nel suo senso più scientifico e psicologico?

Partiamo dalle origini e cioè da chi per la prima volta ha parlato di complessi.

Si tratta dello psichiatra svizzero Carl Jung, che li definì per la prima volta dopo averli studiati sperimentalmente in ambito psichiatrico e poi familiare.

Ma entriamo nel vivo e scopriamo insieme quali sono i complessi della psiche e come fare a non farsi condizionare.

Cos’è un complesso? 

Carl Gustav Jung coniò il termine “complesso” per identificare quel materiale, più o meno inconscio, capace di condizionare la nostra esistenza, che nasce e vive in noi attraverso espressioni sintomatiche più o meno nevrotiche.

Un complesso, dunque, indica ciò che accade quando qualcuno sviluppa la convinzione (spesso una convinzione esasperata) che una particolare situazione sia pericolosa o imbarazzante. 

Immagina, ad esempio, di essere a cena e di dover presentare un’amica dal naso importante al tuo gruppo e di dire loro: “Per l’amor del cielo, non fissate il suo naso altrimenti le verrà qualche complesso”.

Il complesso che la nostra protagonista dal naso grosso potrebbe sviluppare sarebbe la convinzione che ci sia qualcosa di sbagliato nelle dimensioni del suo naso. La persona con questo “complesso” potrebbe allarmarsi a tal punto per il suo problema al naso da rivolgersi a un chirurgo plastico per correggerlo. 

Il pericolo è che in realtà non c’era nulla di sbagliato nel naso in questione, se non qualche commento crudele e un po’ di insicurezza, i due ingredienti causa della maggior parte dei “complessi”.

I complessi, naturalmente, possono essere di diverso tipo:

  • complessi fisici che riguardano generalmente il corpo: il peso, il seno, la pancia e il sedere.
  • complessi psichici che possono riguardare la mancanza di cultura, d’intelligenza, di humour, di dinamismo.
  • complessi sociali che riguardano i soldi, la professione o le origini.

Cause dei complessi 

I complessi, dunque, non sono lo specchio della realtà, piuttosto sono un modo in cui noi stessi ci convinciamo di essere in maniera inconscia.

Questa visione viziata non è altro che un sistema di difesa che sviluppiamo dopo un trauma emotivo.

È un insieme di idee, atteggiamenti, aspettative, comportamenti che speriamo inconsciamente possano evitare un simile disastro in futuro.

Ma quali sono questi traumi?

La ricerca suggerisce che le caratteristiche comportamentali e psicologiche associate a diversi complessi psicologici derivano da una combinazione di fattori, tra cui:

  • Predisposizione genetica ad una bassa produzione di ossitocina, l’ormone dell’ottimismo. 
  • Gli standard irrealistici che provengono dai pubblicitari, dai social media, dalle celebrità e da altre figure autorevoli possono creare o rafforzare le percezioni di sé che portano a un’enorme sfiducia in se stessi. 
  • Famiglia di origine.

Infanzia 

Tra le cause scatenanti dei traumi alla base dei complessi della psiche, ho citato la famiglia di origine.

Già, perché, nella maggior parte dei case, la radice dei complessi giace nella propria infanzia.

Partiamo da un concetto universalmente noto: tutti passiamo la vita a cercare ciò che ci è mancato durante l’infanzia. 

Il bambino ha bisogno dell’amore dei genitori. Se questo non arriva o se non è sufficiente, il bambino non viene confermato nella sua persona sociale e il suo ego diventa fragile e instabile. 

Quanto minore è l’amore ricevuto dal bambino, tanto maggiore è il bisogno di conferme da parte di altre persone e questa necessità di approvazione sociale è una delle cause principali di molti complessi..

Farsi dei complessi è normale? 

Come ho già detto, i complessi sono un sistema di difesa che sviluppiamo dopo un trauma emotivo, quindi è del tutto normale averne.

Inoltre, devi sapere che tutti ci facciamo dei complessi e la ragione è semplice: siamo tutti consapevoli della nostra imperfezione.

Quello che conta è sviluppare una strategia per accettare queste imperfezioni e imparare a correggerle, se lo si vuole, con serenità.

Quando un complesso diventa un problema? 

In casi estremi, i complessi possono trasformarsi in ossessione patologica, tanto da portare le persone che ne sono affette a non considerarsi neanche più in quanto essere umano, ma come un oggetto da modificare.

Infatti, quando si attribuisce troppa importanza ad un complesso, ci si persuade che questa imperfezione possa essere la causa di tutti i fallimenti personali e può portare facilmente alla depressione. 

Come si superano i complessi?

La maggior parte delle persone ti dirà che i complessi si risolvono parlando.

Beh, io NON SONO D’ACCORDO!

O meglio, se senti il bisogno di parlare dei tuoi complessi e dei tuoi traumi non devi farlo con me, con altri coach o leggendo articoli online ma devi rivolgerti ad uno psicologo.

Se, invece, ti senti pronto ad affrontare DAVVERO i tuoi complessi quello che puoi fare con me è imparare ad ascoltare i segnali che il tuo corpo ti lancia in relazione ad essi e lavorarci sopra seguendo la Tecnica delle Scelte che serve proprio a portare alla luce la decisione giusta, che è già dentro di te ma che quelli che io definisco loop e il loro braccio armato, cioè la mente, non ti permettono ancora di vedere. 

Comunque, anche se ancora non conosci questa tecnica mirata, la semplice applicazione del metodo MAGRIN così com’è ti permetterà di ottenere lo stesso risultato. 

Vuoi sapere cos’è il METODO MAGRIN, puoi scopire di più leggendo il mio libro Non penso dunque sono”.

Spero di esserti stato di aiuto con questo articolo e di vederti presto nella nostra community!

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